Notte di giugno! Diciassette anni!, Victor Simoneau
L’opera, attraverso la simultaneità di piani e materiali diversi ma in dialogo tra loro, esplora la relazione tra l’immediatezza della percezione e lo spessore relativamente fisso della memoria. La sostanza minerale di Piazza della Vittoria (Gorizia) diventa protagonista e strumento di riflessione sulla natura temporale della materia.
Elementi materici e sensoriali
- Uovo di struzzo liscio color bianco crema
- Stucco marmorizzato ruvido e irregolare nella parte a contatto con l’uovo e liscio, levigato e colorato nella parte centrale dell’opera
- Frase in braille realizzata con tessere in pietra bianca
Prima esplorazione
Posizionatevi di fronte all’opera, collocata sopra il supporto, e iniziate l’esplorazione con entrambe le mani, procedendo da sinistra verso destra.
Il primo elemento che incontrerete sul lato sinistro è la superficie liscia e regolare di un uovo di struzzo, utilizzato dall’artista come contenitore aperto, al cui interno si dispiega e si sviluppa la parte centrale dell’opera.
Seguendo il perimetro della scultura in senso antiorario è possibile percepire quasi l’intero guscio, suddiviso in quattro sezioni distinte, composte da frammenti di varie forme e dimensioni incollati l’uno accanto all’altro. La disposizione di queste sezioni simula lo schiudersi dell’uovo, permettendo al resto dell’opera di emergere.
Risalendo il guscio per arrivare alla parte centrale, incontrerete una superficie in stucco, irregolare e bitorzoluta, che progressivamente si appiattisce verso il centro dell’opera fino a diventare quasi completamente piana. La superficie irregolare si trasforma gradualmente in una forma semicircolare liscia, che richiama una piazza.
Questa porzione dell’opera è composta da varie macchie di colore sovrapposte tra loro: rosso, arancione, giallo, blu e verde, su uno sfondo scuro.
Una volta esplorata nella sua interezza la sezione centrale, concludete l’esperienza dirigendo le mani verso l’angolo in alto a destra. I polpastrelli incontreranno una sequenza di piccoli frammenti di pietra disposti quasi a formare un ricamo lungo il bordo dell’opera.
La frase in braille
L’artista ha inserito all’interno dell’opera una frase in braille, realizzata non con i tradizionali puntini, ma con piccoli frammenti di pietra bianca irregolari, facilmente individuabili al tatto, laddove i polpastrelli trovano un ostacolo.
Leggendo le tessere partendo dall’alto, proseguendo in senso orario, è possibile individuare la frase: «Notte di giugno! 17 anni! Ti lasci inebriare», estratta dalla poesia On n’est pas sérieux quand on a dix-sept ans di Arthur Rimbaud.